Quello che stiamo vivendo è un periodo di incertezza. Un periodo che ci ha colti di sorpresa, gettando a gambe all’aria molti dei nostri progetti. Un periodo in cui dobbiamo prenderci cura di noi stessi e dei nostri cari, ma anche – nei limiti del possibile – della nostra attività lavorativa.
A questo proposito, i consigli che oggi ci riserva Sarah Saccullo nella sua intervista della serie “Seminare ai tempi del coronavirus” sono molto interessanti. Primo fra tutti: non smettere di comunicare con i clienti.
Ma quali caratteristiche deve avere la comunicazione in questo periodo? Sarah ha le idee molto chiare al riguardo, e in questa intervista ce le espone nel dettaglio.
Ciao Sarah, e benvenuta! Potresti dirci brevemente qualcosa su di te e di cosa ti occupi?
Ciao Laura! Mi chiamo Sarah Saccullo e sono una copywriter.
Aiuto aziende e professionisti a comunicare i loro valori e obiettivi attraverso i testi che scrivo per siti, blog e social.
Che impatto ha avuto il coronavirus sulla tua attività lavorativa?
Al momento l’impatto non è stato forte.
Per adesso, tutti i progetti, che erano in corso, stanno continuando. Ma se l’emergenza non finirà a breve potrebbe cambiare tutto.
Seguo per lo più aziende del settore tecnico – come studi di edilizia, aziende di ingegneria, aziende che producono dispositivi – e non tutte stanno avendo la forza di reagire e reinventarsi. A tal proposito mi fa piacere citare l’esempio di buona comunicazione di un’azienda per cui scrivo. Di recente per quest’azienda ho realizzato un articolo – strutturato secondo il modello delle FAQ – per informare i clienti, e quelli che lo diventeranno, riguardo alle modifiche che ha applicato ai suoi servizi e prodotti, in seguito alle nuove misure restrittive.
In questo momento i clienti hanno bisogno di risposte e di sapere se l’azienda c’è per loro o se non può esserci, magari proprio a causa delle nuove misure.
Come ho detto spesso, anche prima di questa emergenza, è importante che ogni azienda prenda una posizione chiara e la renda nota.
Io sono convinta che ora più che mai sia necessario avere lo sguardo rivolto al futuro: è il momento di seminare, per prepararci a ripartire alla grande. In questo periodo così particolare, in che modo i tuoi servizi possono essere d’aiuto alle imprese e ai liberi professionisti?
Sono d’accordo con te. Perché mentre alcune aziende – soprattutto del settore alimentare – hanno visto aumentare domanda e profitti, altre, invece, devono aspettare per riprendere le vendite dei loro prodotti e servizi. Ma aspettare non può significare fermarsi. Bisogna sfruttare il tempo a disposizione per seminare, come hai detto tu.
Un’azienda che in questo momento ha poco lavoro ha molte opzioni per costruire in cui posso essere d’aiuto:
• ripensare un servizio: trovo i modi per comunicare il nuovo servizio attraverso testi del sito, post e articoli del blog correlati
• riorganizzare la propria identità online: rivedo valori e obiettivi con l’azienda e li inserisco nei testi che rappresentano la sua identità online usando il tono di voce dell’azienda e focalizzandomi sulle buyer personas a cui l’azienda vuole rivolgersi
• passare all’online: creo i testi per il sito, il blog e i social.
Queste sono solo alcune idee.
Nel percorso con un’azienda cerco sempre di trovare i modi di comunicare attraverso la scrittura più adatti alle sue caratteristiche e al tipo di business, sia B2B sia B2C.
In questo periodo, la mia principale difficoltà di comunicazione è paradossalmente legata al fatto che cerco di mantenermi ottimista, o quantomeno realista: secondo me bisogna davvero gettare i semi del nostro futuro professionale, magari sfruttando il tempo a disposizione a causa dell’attuale calo di lavoro! Invece intorno a me vedo spesso persone che attendono il futuro come una sorta di catastrofe – cosa che ovviamente capisco, ma… come si può continuare a comunicare un atteggiamento proattivo evitando l’effetto “orchestra che suona mentre il Titanic affonda”?
Continuare a comunicare è possibile, e lo è per ogni tipo di azienda.
Bisogna innanzitutto capire come essere utili. Non è più il tempo di essere online solo per esserci o per raccogliere qualche like.
Consiglio di partire dalle parole: sceglierle con cura, senza seguire le mode del momento e senza fare previsioni per un futuro che non possiamo sapere come sarà. Modulare il tono di voce perché sia rassicurante, non ironico, o ammiccante. E, ovviamente scegliere i contenuti più adatti.
Non è il momento per vendere ma è il momento giusto per far conoscere la propria azienda.
Raccontare chi ci lavora e come l’azienda sta contribuendo ad affrontare questo momento difficile, per esempio, se sta facendo donazioni, ha convertito la produzione standard in quella di alcool o sta cucendo mascherine.
È tempo di rafforzare le relazioni, di essere vicini alle persone, e costruire il domani insieme a loro.
C’è un consiglio di tipo professionale che vorresti rivolgere alle persone, in questo periodo di crisi lavorativa?
Vorrei dire alle aziende di non interrompere la comunicazione con i loro clienti.
Se abbandonano adesso i clienti, per loro potrebbe essere ancora più difficile ripartire, perché potrebbero non avere più un pubblico a cui parlare.
L’unica cosa da fare è fermarsi a riflettere, rivedere i propri valori e obiettivi – e il piano editoriale se ce n’è già uno – e poi ricominciare a comunicare ricordando una cosa semplice che, però, spesso, viene trascurata: lavoriamo e scriviamo per le persone.
Le aziende non vivono di servizi e prodotti ma delle persone che li scelgono.
Grazie mille, Sarah. Dove possiamo trovarti online e come possiamo contattarti?
Potete dare un’occhiata al mio sito, dove trovate i miei servizi e il blog in cui condivido consigli di copywriting e marketing. Sui social mi trovate sulla pagina Facebook come “sarahsaccullocopywriter” e su Instagram come ”truecolorsh”.
Se volete contattarmi potete inviare una mail a scrivimi@sarahsaccullo.it. Solitamente rispondo in poche ore.