Dopo la prima intervista a Elisa Antolini, continua la rubrica “Seminare ai tempi del coronavirus”, il cui obiettivo è presentare dei professionisti che, ognuno per le proprie aree di competenza, ci daranno dei consigli preziosi su come affrontare questo periodo di crisi lavorativa.
Oggi vi presento Stefania Bonino, digital strategist e social media manager, che ci parlerà dell’importanza di non interrompere la propria comunicazione ma, al contrario, di adattare la propria strategia comunicativa.
Ciao Stefania, e benvenuta! Potresti dirci brevemente qualcosa su di te e di cosa ti occupi?
Mi chiamo Stefania Bonino e mi occupo di comunicazione digitale, in particolare social media.
Il mio lavoro consiste nel creare contenuti digitali per enti, aziende, artigiani e professionisti per aiutarli a comunicare online.
Gestisco anche un’impresa che fornisce servizi nell’ambito dei Beni Culturali, in particolare visite guidate e laboratori didattici per le scuole.
Che impatto ha avuto il coronavirus sulla tua attività lavorativa?
Sto sperimentando l’impatto di questa particolare situazione di blocco e di emergenza su più fronti.
Come social media manager alcuni clienti hanno messo in pausa il mio lavoro fino a data da destinarsi, perché non potevano far fronte alla spesa dei miei servizi in questo momento.
Ad esempio, un’Associazione che si occupa di organizzare periodicamente un mercatino dedicato all’handmade che ha dovuto purtroppo sospendere tutte le attività.
Per altri clienti, invece, abbiamo dovuto pensare a delle soluzioni alternative per la comunicazione, in modo da tenere in considerazione gli sviluppi della situazione.
In particolare, nel caso di un laboratorio artigiano e di un negozio al dettaglio, costretti alla chiusura, abbiamo ragionato su come continuare a fornire informazioni interessanti o utili anche senza poter parlare direttamente dei prodotti normalmente in vendita. Un modo per non perdere contatto con il proprio pubblico e seminare qualche spunto di comunicazione originale e interessante.
Il fronte più drammatico riguardo all’impatto del coronavirus è però quello relativo all’ambito turistico e didattico.
Tutte le visite guidate, le gite scolastiche e i laboratori nelle scuole programmati sono stati annullati e di conseguenza le guide turistiche e le operatrici didattiche con cui collaboro si sono ritrovate senza lavoro. Un numero considerevole di professionisti del settore culturale e turistico, a partita iva nella migliore delle ipotesi o con semplici contratti occasionali, che non percepiscono guadagni da settimane e che al momento non vedono alcun futuro roseo.
Io sono convinta che ora più che mai sia necessario avere lo sguardo rivolto al futuro: è il momento di seminare, per prepararci a ripartire alla grande. In questo periodo così particolare, in che modo i tuoi servizi possono essere d’aiuto alle imprese e ai liberi professionisti?
Penso che una buona comunicazione della propria attività serva soprattutto nei momenti di crisi, quando ciò che normalmente funziona o è utile passa in secondo piano o, addirittura, non è possibile.
Faccio l’esempio del negozio di Belle Arti di cui curo la comunicazione social: se il negozio è chiuso non ha senso fare post relativi ai prodotti in vendita che tanto nessuno potrebbe venire a comprare (o, peggio, potrebbe comprare solo su Amazon!). Meglio dare spunti su attività artistiche e creative da poter far in casa, spiegare tecniche o mostrare idee da sviluppare con i bimbi per impiegare al meglio il loro tempo.
La differenza tra l’avere una strategia di comunicazione e il non averla passa proprio da questo tipo di scelte che non vengono fatte a caso, ma sono sempre ponderate rispetto agli obiettivi della propria attività e, ovviamente, alle circostanze.
C’è un consiglio di tipo professionale che vorresti rivolgere alle persone, in questo periodo di crisi lavorativa?
Il consiglio più importante che mi sento di dare sul fronte della comunicazione, che è quello che mi compete, è di non metterla in stand-by aspettando il ritorno di tempi migliori.
I rischi di questa scelta sono due: vanificare tutto quello che si è fatto fino a questo momento e perdere il contatto con il proprio “pubblico”, che potremmo non ritrovare più in futuro quando le cose miglioreranno… bisogna sempre essere ottimisti!
Grazie mille, Stefania. Dove possiamo trovarti online e come possiamo contattarti?
Grazie a te! Ecco i miei riferimenti:
Sito: www.stefaniabonino.it
IG: comunicazione.ontheroad